Razze, razzismi, tolleranza integrazione

Docenti: Riccardo Bachis, Isabella Coppola
Classi: 3B
A. S.: 2013-2014

Realizzato dalla classe 3B nell'ambito della Settimana dell'arte, il progetto ha lo scopo di far riflettere sulla tematica, quanto mai attuale, dell'integrazione.

Parola che stride con l'ambiente che ci circonda, così impaurito dal diverso, dallo straniero, schiava dell'ignoranza e di chi questa ignoranza sfrutta a proprio vantaggio, per scaricare sul "diverso" e sullo "straniero" i problemi della società.

Quale posto migliore, allora, per proporre un progetto sulla tolleranza e l'integrazione?

Ogni idea, però, per quanto apparentemente bella e interessante, va poi adattata ai ragazzi che dovranno realizzarla: non deve essere imposta e deve riguardare temi interessanti.

Ecco quindi la scelta di usare a tal fine la cultura americana, col suo fascino senza tempo e i suoi enormi problemi, la sua storia di razzismo e integrazione. Laboratorio di multietnicità e teatro di feroci lotte razziali; terra di opportunità e di gravi ingiustizie; di grandi città cosmopolite e di una provincia gretta e fortemente intrisa di pregiudizi, razziali religiosi e sociali.

Il percorso scelto attraversa quindi l'America degli anni '30, quella degli anni '50 e '60, sino ad arrivare all'America attuale.

E lo fa usando una serie di suggestione artistiche differenti: libri, film, disegni, musica.

Cultura hip-hop e rap, M. L. King, Malcom X, Harper Lee, Tupac: simboli, nuovi e meno nuovi, di lotta per l'uguaglianza.

Il progetto parte con la visione di un film, proposto ai ragazzi il secondo giorno di scuola: Freedom Writers, una storia vera di lotta per l'integrazione nella California di fine '900.

Prosegue con la lettura di Kill a Mockingbird, di Harper Lee.

Incrocia l'arte grafica e la musica, con la realizzazione di graffiti sul tema, con suggestioni musicali e letterarie.

Continua con altre letture e film, e infine termina con la storia dei grandi razzismi del '900: la segregazione sudafricana, il movimento per i diritti civili americano, i genocidi.

 Tutto sotto il segno dell'arte: infatti la modalità prescelta e privilegiata per il progetto è la creatività, l'espressione della stessa, e il suo utilizzo per veicolare un messaggio.